Trame: l'identità dell'adottato tra passato e futuro

Il 31 gennaio 2018 alle ore 15.30 presso le Officine Cantelo a Lecce l'Associazone Amici di Don Bosco organizza un evento di formazione dal titolo: Trame: l'identità dell'adottato tra passato e futuro

Porteranno il loro saluto: Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, Lucia Rabboni, presidente del Tribunale per i Minorenni di Lecce; Patrizia Marzo, presidente dell’Ordine degli assistenti sociali della Regione Puglia; Rita Perchiazzi, presidente Unione nazionale delle camere minorili; Grazia Manni, presidente Anfaa Lecce.

Subito dopo gli interventi della stessa Rita Perchiazzi, su “Il diritto di accesso alle proprie origini”; Paola Vaglio, psicologa e psicoterapeuta, su “Radici e ricerca delle origini”; Elisabetta Gatto, antropologa di Missioni Don Bosco e Amici di Don Bosco, su “La genesi e finalità del progetto Trame”. Dopo la proiezione del video, interverranno ancora Daniela Bertolusso (Associazione Amici di Don Bosco, che intervisterà Aroti Bertelli, adottata adulta, su “Il contributo degli adottati alla cura dell’adozione”.

Modera Maria Luisa Tacelli, docente di Diritto Canonico all’Università del Salento.

Per informazioni: lecce@amicididonbosco.org.

L'evento attribuisce crediti formativi riconosciuti dall'Ordine degli Avvoci di Lecce ed è possibile prenotarsi attraverso il sistema RICONOSCO 

L’identità dei figli adottivi non nati in Italia si fonda sulla possibilità di ricomporre nel tempo i pezzi della propria storia: un processo di ridefinizione lungo e faticoso, che comporta una tensione e un ripetuto passaggio tra diverse appartenenze.

Gli adottati all’estero sono un ponte tra due culture, ma in una società sempre più multiculturale è difficile per loro percepirsi ed essere percepiti come italiani sotto il profilo giuridico – e per questo “altri” rispetto ai minori stranieri immigrati – e al contempo fare i conti con la propria alterità, manifestata da caratteristiche somatiche che rimandano a origini differenti e a una diversa appartenenza.